‘Ndrangheta in Lombardia, la fine di”Infinito”

‘Ndrangheta in Lombardia, la fine di”Infinito”

Milano, 20.11.2011 | di Lorenzo Frigerio

Al termine del rito abbreviato, carcere per 110 affiliati

E ora chi potrà spiegare ai capi e ai gregari delle locali lombarde di ‘ndrangheta che la condanna pronunciata ieri sera non permetterà loro di uscire dalle patrie galere per un buon numero di anni? Ma soprattutto chi potrà spiegare all’opinione pubblica che la ‘ndrangheta in Lombardia è un fenomeno di gran lunga ben più radicato di quanto gli allarmi sulle possibili infiltrazioni criminali, in vista di Expo 2015, lasciassero presagire? Forse ci penseranno gli uomini politici che per tanti anni hanno giocato a rimpiattino, oscillando tra negazionismo e allarmismo? Forse saranno gli industriali e gli amministratori delegati delle grandi aziende a colmare questo vuoto di consapevolezza, coltivato per malinteso senso di responsabilità e alimentato per calcolo e interesse? O forse troveranno le parole giuste quanti erano più preoccupati del buon nome della città e della regione, motori economici dell’intero Paese e per questa ragione impermeabili, quasi per definizione, ad ogni contaminazione di tipo mafioso?

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